Shri Mataji: La Grande Madre

Parlare di Shri Mataji, della Sua vera essenza, cercando di andare oltre i ben noti cenni biografici è indubbiamente un compito non facile. Il limitato non può descrivere l’illimitato. Perchè di questo si tratta: Colei che si è presentata a noi come una umile e amorevole madre altri non è che il divino incarnato.

Ora, il concetto di incarnazione Divina, che a molti può suonare estraneo e distante, risponde a due stimoli importanti: da una parte, al bisogno di una “umanità” spesso distratta, sperduta e sofferente di aspirare alla congiunzione con l’assoluto; dall’altra all’indulgente e benevolo sguardo del Divino atto a preservare e far evolvere la sua creazione.

È per questo dunque che in più momenti storici dell’evoluzione spirituale il Divino ha scelto di incarnarsi e venire in soccorso degli umani sofferenti e in fase di stagnazione. 

Ecco dunque che in diversi periodi della storia evolutiva dell’uomo la divinità, nella sua infinita compassione, è intervenuta per correggerlo e per soccorrerlo.

Ed è altrettanto plausibile che in questi nostri tempi “moderni” dominati dall’egoismo, dalla violenza, dalla menzogna, dalla confusione, ci fosse come non mai la necessità di un intervento “superiore” atto a portare chiarezza, valori, equilibrio, conoscenza, ma soprattutto un’esperienza concreta che rendesse possibile ritrovare se stessi e la propria autentica identità spirituale.

E in questo frangente nessuno meglio di una madre, una madre universale, “LA GRANDE MADRE” avrebbe potuto meglio svolgere questo ruolo di consolatore per gli afflitti, di “maestro spirituale” per i ricercatori della verità, di essere puro (Nirmala) da riconoscere, venerare, emulare.

Ovviamente nella nostra cultura religiosa occidentale la figura femminile è stata sempre ignorata o posta in secondo piano. Forse solo Papa Luciani ha avuto l’ispirazione e il coraggio di dire che Dio è anche madre.

Dunque questa necessità impellente ha spinto Shri Mataji a prendere nascita con forme umane, sottoponendosi ovviamente a tutte le leggi e doveri che regolano la natura umana, cercando di comprendere a fondo i problemi che turbano gli esseri umani e soprattutto portando non solo conforto spirituale ma un vero e reale “metodo”, disponibile a tutti, per risvegliare in ciascuno di noi tutto ciò che era nascosto, assopito, sconosciuto.

Dal 1970, anno in cui iniziò apertamente la sua missione, non si è mai risparmiata per un attimo nel diffondere il Suo messaggio e portare l’esperienza del risveglio della Kundalini, viaggiando incessantemente attraverso i 5 continenti, spesso in condizioni di grande disagio, sottoponendo il proprio corpo a sollecitazioni e fatiche che nessun umano avrebbe potuto superare.

La Sua sola presenza in un qualunque luogo portava luce, pace, benessere
Il Suo sguardo amorevole era sufficiente per guarire ogni malessere spirituale e fisico. 
E così gli storpi tornavano a camminare, i ciechi riacquistavano la vista, gli afflitti ritrovavano serenità, ma soprattutto gli assetati di verità ricevevano dalle Sue parole e gesti quel nettare divino che avevano aspettato da sempre.

La natura stessa tutta rispondeva alle sollecitazioni delle Sue vibrazioni divine e così i raccolti diventavano più copiosi, le messi più abbondanti e anche il clima e gli elementi della natura ne erano influenzati: memorabile l’episodio in cui Shri Mataji stava sorvolando con aereo di linea il cielo di San Pietroburgo; a venti minuti dall’atterraggio il pilota annunciò la temperatura a terra di meno 12 gradi che, naturalmente Shri Mataji reputò troppo bassa e, dopo aver socchiuso gli occhi, semplicemente disse : “molto meglio ora”….inspiegabilmente quando l’aereo ebbe toccato terra il termometro segnava più 9 !!!

Nel Suo apparente aspetto di umile madre sapeva manifestarsi in tutta la Sua grandezza e potenza, tutti erano affascinati dal Suo incedere maestoso e regale. 

Le Sue parole semplici arrivavano dritte al cuore e ognuno aveva l’impressione che il Suo sguardo e le Sue parole fossero rivolti esclusivamente a lui. Il Suo essere emanava luce e vibrazioni che tutti potevano percepire.

Durante le meditazioni in Sua presenza si era totalmente pervasi da un senso di benessere, serenità e beatitudine ineguagliabili. Quando si rivolgeva a chi le stava difronte, Lei non vedeva solo degli esseri umani ma vedeva le loro Kundalini e tutte queste Kundalini (a volte decine di migliaia) la riconoscevano, si risvegliavano dal loro torpore si trasformavano in soffio divino e, finalmente, in fiammelle danzanti sulle teste dei presenti: le fiammelle dello Spirito Santo! 

E questa divina “magia” ancora oggi si ripete ogniqualvolta noi meditiamo davanti alla Sua foto o mettiamo la nostra attenzione su di Lei. E grazie al Suo avvento e alla Sua divina compassione, oggi noi sappiamo che una fiammella può alimentare miriadi di fiammelle dando origine ad un processo di amore e di trasformazione infiniti.

Questa è la grande opportunità che con la Sua venuta il divino ci ha voluto offrire: in questi tempi di smarrimento e confusione possiamo riappropriarci della nostra vera essenza spirituale, trasformare le nostre vite e quelle degli altri, dare un senso al cammino evolutivo della creazione, arrivare finalmente a incontrare e conoscere l’assoluto, l’energia che ha generato noi e l’intero universo.

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