Qualsiasi cosa otteniamo nell’evoluzione è espressa dalla nostra mente conscia attraverso il sistema nervoso centrale.

A connetterci con questa energia sottile che permea ogni atomo e molecola, c’è anche il potere del puro desiderio, situato nell’osso sacro degli esseri umani. È noto come Kundalini (“Kundal” significa “spirali”) ed esiste in tre spirali e mezza.

C’è un coefficiente matematico Divino per quanto riguarda le tre spirali e mezza. Quest’osso triangolare è chiamato “sacro” ed è posto alla base della spina dorsale.
Gli antichi Greci lo chiamarono “sacro” perché conoscevano il potere divino della Kundalini.

La Kundalini è simile ad un filo elettrico che collega uno strumento alla sorgente dell’elettricità.
Allo stesso modo, quando questa energia della Kundalini è risvegliata, alcuni dei suoi fili si alzano e collegano l’es¬sere umano al potere onnipervadente (Paramachaitanya).

È un evento spontaneo, un processo vivente. L’intero processo evolutivo è stato un processo vivente, e ora è giun¬to il momento in cui gli esseri umani devono entrare nell’ultimo stato di esistenza Spirituale attraverso la Realizzazione del Sè.

Un essere umano può essere paragonato ad un seme inattivo, che non ha iniziato il suo processo vivente di crescita; ma quando viene piantato nella Madre Terra, la Madre Terra ha il potere (con l’aiuto dell’acqua) di farlo germogliare. Allo stesso modo la Kundalini può essere risvegliata spontaneamente attraverso Sahaja Yoga.

Quando la Kundalini si alza, ha inizio nella consapevolezza umana un nuovo processo vitale che porta alla crescita della spiritualità. Questo è un nuovo stato in cui l’essere umano inizia a crescere nella sua innata Divinità. Ciò nutre e illumina il suo essere fisico, mentale, emozionale e spirituale. Questo processo vivente è chiaramente descritto nelle scritture indiane fin dai tempi antichi. Ci sono 108 Upanishad in lingua sanscrita che hanno svelato la conoscenza del risveglio della Kundalini e dell’ascesa spirituale. Questo è spiegato anche nelle scritture di altri paesi.

La Kundalini deve ascendere e passare attraverso sei centri sottili che sono posti nella spina dorsale e nel cervello.

Il video rappresenta in modo schematico il corpo sottile umano.
Illustra come i centri sono indicati sulla mano e sulle dita per la decodifica dei movimenti della kundalini.

Quando la Kundalini sale, si può sentire facilmente la brezza fresca uscire dall’osso della Fontanella sulla sommità del capo. Ognuno lo può percepire da sè e può verificarlo per se stesso. Si può anche sentire questa brezza fresca tutt’intorno alla propria persona. Questa brezza fresca si manifesta attraverso il potere onnipervadente dell’Amore Divino. Per la prima volta nella vita si realizza l’esperienza, la percezione di questo sottile potere divino.

Questo è spiegato anche nelle scritture di altri paesi.
Nella Bibbia è chiamata l’albero della vita ed è scritto: “Apparirò davanti a voi come lingue di fuoco”.
Quando la Kundalini si alza, passa attraverso i vari centri che, se illuminati, appaiono come lingue di fuoco. La brezza fresca dello Spirito Santo della Pentecoste è questo potere che voi potete percepire in Sahaja Yoga.
Nel Vangelo di San Tommaso è descritta molto chiaramente l’esperienza Sahaja come esperienza ultima della nostra vita religiosa.
Questo Vangelo afferma anche che dobbiamo aver cura dei nostri centri. La Kundalini deve ascendere e passare attraverso sei centri sottili che sono posti nella spina dorsale e nel cervello.
L’ultimo traguardo è l’effettiva realizzazione del “Battesimo” poiché si sente la brezza fresca dello Spirito Santo che fuoriesce dall’area dell’osso della fontanella.

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