Il chakra dell’Agnya ha due petali che corrispondono ad ego e superego. È situato all’incrocio dei nervi ottici, che controllano i bulbi oculari, nel chiasma ottico ed è conosciuto anche come “terzo occhio”. Esso è situato al punto di incrocio dei canali di destra e sinistra ed è collegato agli altri centri sottili attraverso il midollo allungato.
L’incessante attività mentale con pensieri rivolti al passato o al futuro può proiettare la nostra attenzione verso l’esterno, alimentando in noi un senso di separazione e divisione, generando una visione relativa del mondo in cui ogni cosa trova un suo antagonista: io e l’altro, il bene e il male, il piacere e il dispiacere, passato e futuro, etc.
Quando la kundalini viene risvegliata, riporta progressivamente in equilibrio i due emisferi dell’ego e del superego: la nostra attenzione viene quindi attratta verso l’interno e si inizia a percepire l’integrazione con il tutto.
Le qualità principali di questo centro sono la capacità del perdono e una attitudine genuinamente compassionevole nei confronti degli altri. Per migliorare questo centro è importante quindi “perdonare” tutto quello che ci disturba oppure ciò che non è come noi vorremmo che fosse.
La meditazione è un ottimo modo per sbloccare ed aprire questo chakra: per coloro che pensano in modo eccessivo oppure che sono molto reattivi è consigliato meditare anche per un tempo esteso, finché la mente gradualmente non si tranquillizzi.
L’elemento che entra in risonanza con l’Agnya chakra è la luce.
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